La stanza De Carolis è una camera superior, ampia e con vista mozzafiato sulla rigogliosa valle circostante; si compone di un comodo letto matrimoniale, piccolo angolo cottura con frigo e bagno completo di ogni comfort.

Per quanto riguarda la storia della famiglia De Carolis siamo a conoscenza del fatto che nel 1726 Livio De Carolis con autorizzazione di Papa Benedetto XIII acquistò il feudo di Prossedi dalla famiglia Altieri.
Nato a Pofi nel 1680, figlio di Giovanni Battista, Livio De Carolis fu nominato dal Papa patrizio romano e principe di Prossedi.
Appartenente ad una famiglia di commercianti di agiate condizioni economiche, Livio fece la sua fortuna ottenendo l’esclusiva dell’appalto della tassa sul macinato nelle provincie di Marittima e Campagna, amministrando ben quarantamila scudi l’anno. Livio De Carolis si comportava come un sovrano rinascimentale facendo costruire numerose opere come l’importante fontana settecentesca a Frosinone presso il santuario di Madonna della Neve. Nel 1727 fece costruire a Prossedi la monumentale fontana all’ingresso del paese, in occasione della visita, o meglio del passaggio, di Benedetto XIII.  Su questa fontana è posta una bellissima epigrafe che testimonia l’evento e sul frontone della stessa possiamo ammirare gli stemmi gentilizi della famiglia De Carolis e dalla famiglia papale. Nel periodo di massimo splendore (1714-1728) fece realizzare a Roma, dall’architetto Alessandro Specchi, un importante palazzo in via del Corso, Palazzo De Carolis. Nella costruzione dell’opera non badò a spese, soprattutto per abbellire gli interni con numerose opere d’arte. La residenza sarebbe dovuta diventare un biglietto da visita per ottenere importanti cariche pubbliche che permettessero il rientro dell’investimento; ma ciò non avvenne e la famiglia cadde in rovina. Livio muore all’età di 53 anni e il figlio Nicola fu costretto a vendere sia il Marchesato di Prossedi che il magnifico Palazzo di Roma.